Informazioni personali

Una mente nostalgica che butta sempre un occhio al passato e l'altro pure! Affetta da Anglofilia acuta, divoro compulsivamente serie tv, musica anni '90 e la mia wishlist libresca copre esattamente la distanza da Thornfield Hall a Magrathea.

30 mar 2012

Non guardarmi: non ti sento! -Riflessioni notturne semiserie-

Soffro d'insonnia. E' ufficiale. Sarà la primavera, mi dicono. Sarà  la matassa aggrovigliata dei pensieri che dà un pò mi porto dietro e sarà pure un pò colpa di quest'allergia, dico io,  ultimo acquisto tra i miei malesseri cronici. Tant'è. Eccomi qui alle cinque del mattino a rovesciare sulla tastiera pensieri sconnessi e chissà quali altre idiozie nella speranza che la noia colpisca me per prima e mi conduca dritta dritta da Morfeo. Ma pare che per ora siano Eris e il suo caos a farmi compagnia.Uomo avvisato...
Il perchè ho scelto di intitolare questo post accazzo (cit.Giudappeso ) con il titolo di una divertentissima commedia con Richard Pryor e Gene Wilder è presto detto: sto sperimentando i benefici dell'indifferenza, una sorta di agopuntura dell'anima direi, che per ora sortisce effetti inaspettatamente positivi. A differenza dell'antistaminico fuffa che mi hanno rifilato per curare l'onnipresente rinite, questa funziona a dovere. Però ci vuole impegno. L'arte dell'indifferenza va coltivata nel tempo e comincia solitamente con una rottura netta...una rottura di sfere perlopiù. Più precisamente quando ti accorgi di dare troppa importanza al modo in cui la gente vorrebbe farti vivere la TUA vita dimenticandoti che proprio perchè la vita è TUA dovresti farne quel che ti pare. E' proprio allora che le sfere vorticose ti fanno rinsavire e dici : Sapete che c'è? Adesso faccio a modo mio...ca...ehm....oibò!
Però bisogna crederci. Innanzitutto bisogna eliminare dal proprio vocabolario alcuni verbi . Verbi come rimuginare ad esempio. Poi, soprattutto, bisogna reindirizzare una certa gamma di emozioni in altre direzioni, in poche parole incazzarsi si, ma per... una bolletta troppo salata, ad esempio,o per il fatto di pagare un pieno  allo stesso prezzo di un foulard di Hermès, tanto per dire. Non certo farsi venire il sangue acido perchè un parente o chicchessia ti dice che dovresti iscriverti a pilates piuttosto che guardare i cartoni animati. Intanto si chiamano "anime" , per precisare la cosa alla Sheldon Cooper ( di "The big bang theory") maniera. Se non sai neanche come si chiamano non sto neanche qui a spiegarti che l'animazione o i "cartoni" se preferisci, proprio quelli giapponesi che guardavi anche tu da piccolo, non sono un prodotto ad uso e consumo esclusivo dei bambini.  Ci sono "cartoni" che davvero non vorresti far vedere a tuo figlio, fidati!
E se ancora insistessero, obiettando che "però un pò di movimento ti farebbe bene", fateli impugnare un bel playstation move e fate partire il  "The Michael Jackson Experience" su una console . Se gli rimane un altro pò di fiato sarà per dire...basta!  " Eh, ma tu vivi nel tuo mondo..." potrebbero dirvi. Bene, tu vivi nel tuo allora e non mi frantumare le sfere. Io nel "mio mondo" lavoro come te (quando ce l'ho il lavoro, s'intende), rispetto i miei impegni come te, ho i miei problemi come te e impiego il mio tempo libero per fare quello che piace a me, proprio come te! Se preferisco stare in casa, la sera e spararmi tutta la serie dei film degli X-Men piuttosto che andare a fare l'happy-hour nel locale tal dei tali sono affari miei. Non vengo certo a dirti che fai male ad andare a ballare al sabato sera mentre invece potresti trascorrerlo leggendo un bel libro di Douglas Adams dopo aver vinto una sfida all'ultimo sangue a " Pro evolution soccer"! Se trovi più divertente ballare a incontro ravvicinato con le ghiandole sudorifere altrui nessuno ti dice niente. Non so distinguere un Caravaggio da un Rembrandt, non per questo mi permetto di dire ad un appassionato d'arte di passare la sua domenica pomeriggio a guardare la prima serie di Twin Peaks piuttosto che "andar per mostre"! E finora ho preso solo esempi leggeri perchè se poi passiamo agli appunti fatti alla vita privata...amen. I "dovresti sposarti", gli "è ora di fare un bambino" e l'orologio biologico bla bla bla sono all'ordine del giorno. Non voglio mettere al mondo una creatura solo perchè al mio orologio biologico tra qualche anno inizieranno a scaricarsi le batterie, non voglio sposarmi solo perchè "ormai è il momento". Probabilmente domani verrò colta da un irrefrenabile desiderio di maternità e allora sarà il momento. Come può accadere che tra qualche giorno io e il mio compagno andiamo in comune a fare i documenti e ci sposiamo il giorno dopo in" jeans, maglietta e faccia acqua e sapone" (cit. Nino D'Angelo) e scappiamo in Honduras a farci mangiare dalle zanzare. Può accadere di tutto ma lo decido io, noi in questo caso, come e quando. Davvero, grazie per il pensiero. Ecco, quando hai smesso di farti tutti questi discorsi, quando decidi di non dare più spiegazioni allora sei a cavallo. Se volete la prova definitiva che ormai padroneggiate l'indifferenza come D'Artagnan la spada basta un semplice test : se alla domanda  "Ma quando ti sposi?" il tuo cervello risponde :-----------! , sulla tua faccia regna sovrano il ghigno del già citato Sheldon, e dalla tua bocca escono distrattamente parole come: "L'anno prossimo!" allora, CE L'AVETE FATTA!


Pace & self-control
Stay tuned                                                                                                                                                                    

7 mar 2012

Serie tv e nippocazzeggio : metodi alternativi per dormire sereni #1

Si, ho latitato. Ho praticamente saltato a piè pari post natalizio, quello dei buoni propositi per il nuovo anno, quello puccioso di San Valentino e quello pulcioso di Sanremo...ed eccomi qua di nuovo. Fresca come una rosa? No, incazzata come una iena piuttosto visto che per Natale sotto l'albero ho trovato un bel regalo inatteso: la disoccupazione.
Vabbè, inutile farne un dramma...tanto sono in buona compagnia, purtroppo.
Quindi tra una ricerca infruttuosa e una stampa di CV, tra imprecazioni e crisi di nervi e la constatazione che se avessi studiato da saldocarpentiere a quest'ora probabilmente starei già lavorando, ho ri-trovato la cura per scacciare i brutti pensieri e distrarmi un pò. Insomma meglio andare a letto con l'immagine vivida  di uno zombie che sbrana il malcapitato di turno che non ritrovarsi a rimuginare sull'ennesimo annuncio a cui nessuno ti ha risposto: la prima immagine è di sicuro più confortante. Ma, come da titolo, cerco di andare per ordine. Inizio parlando di  quelle serie tv che ultimamente hanno catturato la mia attenzione e che mi sento più o meno di consigliare a chi come me ama distrarsi in questo modo per non nuocere a se stessi e al mondo circostante.


The walking dead
Piccola premessa: Tutti noi  abbiamo seguito almeno una serie televisiva. Ci siamo affezionati ai personaggi e abbiamo condiviso con loro gioie e dolori, ci siamo immedesimati in questo o quell'altro personaggio.
 Chi come me poi è figlio degli anni '80...arrivederci!  Ne abbiamo da raccontare...
Poi siamo cresciuti, è arrivato J.J Abrams e abbiamo imparato a bestemmiare!
Eh si, lo ammetto: anch'io faccio parte della folta schiera degli orfani di Lost.
Quelli che alla fine della 6x16 hanno imparato a lanciare anatemi anche in coreano stretto e che, giurin giurello, "nonguarderomaipiùcascasseilmondo  una che sia una serie tv...neanche i Simpsons".
Ma quando uno nasce "malato seriale" queste affermazioni valgono quanto una promessa da marinaio (ecco mi viene in mente or ora che grazie alla mia latitanza mi sono anche salvata da un eventuale post su Schettino & friends...deo gratias!),così ben presto ho dovuto riempire il vuoto lasciato da Jack e compagni.
Diciamocelo, di serie come Lost non ne vedremo più per anni,se mai ne rivedremo, a prescindere dalle delusioni che uno può aver avuto. Però, nel frattempo, si può, in qualche modo riempire quel "vuoto".


Tra i vari tentativi uno è andato più o meno così : girovagando su internet alla ricerca di un buon film che trattasse di zombie, che assieme a scenari post-apocalittici, viaggi nel tempo, universi paralleli e vampiri costituiscono i miei principali interessi televisivi, di lettura e via dicendo, mi imbatto in un fumetto : "The walking dead"...wow!
Cerco un film e mi ritrovo a leggere un fumetto: emozioni che avevo dimenticato.
Mentre divoro un volume dopo l'altro, e qui il verbo ci sta a pennello, pare che ne faranno una serie tv...doppio wow! E così fu. Insomma, senza che allungo il brodo, sto alla 2x11 della serie.
E' chiaro che adattare un fumetto allo schermo non è un'impresa facile, soprattutto se bisogna poi trasporre delle scene particolarmente violente e un linguaggio non proprio oxfordiano. Se poi ci metti il fatto che la serie è un prodotto americano sarà ancora più difficile vedere teste mozzate a tutto spiano, atti sessuali espliciti e imprecazioni da scaricatore di porto...quello solo gli inglesi possono permetterselo! Ma questo è un altro discorso che affronterò più avanti se riesco a non perdere il filo del discorso .
Dovessi fare un elogio della serie di sicuro partirei dal fatto che morti-viventi di tale fattura in giro non se ne vedevano da un pò.
Intendo veri crawlers, lurkers o come diavolo li volete chiamare,insomma zombies puri, quelli che piacciono a me : lenti, schifosi, lamentosi, affamati, punto. Nè esseri superveloci, nè strani incroci con vampiri o razze aliene, nè tantomeno innamorati...(pare che nel frattempo abbiano partorito anche questa "strana" concezione di non-morto, che poi tanto strana non è se si pensa al "bisinisss d' o vampir 'nnammurat" alias Edward  ). Complimenti vivissimi poi a chi si occupa del trucco: un lavoro, secondo me, riuscitissimo.  Di questi esseri ben truccati se ne vedono pochi a dire la verità, non tanto nella prima serie, dove la vostra "fame" dell'orrido sarà ben appagata, ma in questa seconda che è un pò più incentrata sui rapporti umani o disumani a seconda. D'altronde l'idea del fumetto, nonostante le critiche mosse agli autori della serie tv, è proprio questa: in uno scenario apocalittico come si comporterebbe l'uomo nei confronti dei suoi simili, sopravvissuti come lui? Chi è la vera minaccia? Al centro degli eventi c'è quindi l'uomo. Lo zombie funge spesso da personaggio secondario diciamo, un mezzo per far emergere quei temi su cui, credo, l'autore voglia farci riflettere. E' questo il punto da tenere a mente se non si vuole rimanere delusi da questa serie o dal fumetto stesso. Se vi piace il genere uno sguardo alla serie io ce lo darei, ecco. Se vi piace il genere il fumetto non potete perdervelo!

Misfits
Avete presente "Heroes", altra serie che ha forgiato nuove leve di bestemmiatori professionisti?
Ecco, scordatevela! Questi supereroi non riescono a salvare neanche se stessi, figuriamoci il mondo! Però che ridere! Questa è una serie prodotta dagli inglesi per cui qui valgono tutte le regole che non valevano sopra.
Protagonisti sono cinque ragazzi che per scontare vari crimini, più o meno gravi, fanno servizio sociale.
 Qui si beve, si bestemmia e si tromba. D'altronde gli adolescenti inglesi, e non solo direi, questo fanno e perchè questi supereroi dovrebbero essere diversi visto che 'sti poteri neanche li volevano? A seguito di una tempesta tutti loro se ne aggiudicano uno. Si va dalla telepatia alla manipolazione del tempo, poteri di tutto rispetto, fino alla ben più strana capacità di...far passare i latticini dallo stato liquido allo stato solido! Ma che potere è??  Beh, detto così fa ridere ma di sicuro c'è che  può avere degli effetti devastanti! Lungi da noi il pensiero che ci venga data una spiegazione scientifica dell'evento che ha scatenato tali poteri...manco pé niente! Vedremo piuttosto i nostri ragazzacci usare, più o meno male, le loro capacità acquisite e combinarne di tutti i colori. Non saprei davvero come catalogare questa serie. Di sicuro l'elemento sovrannaturale non è marginale, ma neanche così centrale, drammatico lo è ma ti fai anche un sacco di risate, soprattutto se si ha la buona volonta di guardarlo in lingua originale, magari coi sottotitoli, perchè l'essenza di questa serie, secondo me, sta proprio "nell'inglesità" dei personaggi . Non gli inglesi a cui siamo abituati noi bensì quelli che popolano i sobborghi, che hanno a che fare con problemi seri quali la droga, la criminalità, la mancanza di un lavoro o addirittura di una casa e, nonostante tutto, trovano comunque il modo di divertirsi, sò ragazzi alla fine...
In questo contesto si ambientano le vicende dei Misfits, i reietti coi superpoteri.
Al momento in Italia stanno trasmettendo la terza serie. In programma ce n'è una quarta...io non vedo l'ora.
Consigliatissima.

Alcatraz
Questa è proprio la prova che il "malato seriale" va curato.
"Oh,hai sentito? Pare che Ggei Ggei Abbrams ha sfornato un'altra serie??";
"Seeeee, non ci penso proprio a seguirla!! Neanche lo voglio sentire nominare guarda! "
" Dice che  pure qua ci saranno strane cose...viaggi nel tempo pare...cose così..."
"HiHi, figurati! Devo ancora capire come facevano ad arrivare i viveri sull'isola...tsk tsk!"
" Eh ma pare che c'è  pure il tipo di Jurassic Park..."
"Ma chi? Il professore?"
" Si si! E pure..."
" E pure chi?"
" JORGE GARCIA!!"
".........Ok lo guardo".
Ecco come va a finire. Ecco perchè chiedo all'organizzazione mondiale della sanità di prenderci in considerazione. Siamo malati è inutile negarlo. E pure recidivi. E io lo fui. Non è che questa serie mi stia facendo impazzire, sia chiaro...però vuoi mettere Jorge Garcia versione Hurley 2.0 che gestisce un negozio di fumetti e ne sa  una più del diavolo riguardo alla prigione di Alcatraz, luogo da dove partono tutti gli interrogativi della serie? Diciamo una versione nerd del sopravvissuto all'Oceanic 815? Impagabile!
Si tratta di episodi autoconclusivi e, per il momento, la trama orizzontale viaggia alla velocità di un bradipo addormentato...tipico di Ggei Ggei. Però se la si prende a cuor leggero è tranquillamente seguibile. Insomma io non mi aspetto niente. Mi godo Jorge e buonanotte. Già buonanotte! Mi addormenterò pensando che almeno il Dr. Soto, alias Jorge Garcia, un posticino nel suo negozio di fumetti non me l'avrebbe di certo negato...viste le referenze!


Pace & occupazione

Stay tuned