Informazioni personali

Una mente nostalgica che butta sempre un occhio al passato e l'altro pure! Affetta da Anglofilia acuta, divoro compulsivamente serie tv, musica anni '90 e la mia wishlist libresca copre esattamente la distanza da Thornfield Hall a Magrathea.

27 gen 2013

Le Cronache di Geppy: il gatto, l'ammiraglio e la sigaretta elettronica #3

-LA SIGARETTA ELETTRONICA-

Sto cercando di dire addio al fumo. Per ora ci siamo appena salutati alla stazione ma questo amore può finire. Deve finire. Deve finire per il bene di entrambi: il mio e delle mie tasche. Così dopo un addio sofferto e diciassette lunghi anni passati insieme ci siamo lasciati. Definitivamente? Chi lo sa. Ci avevamo provato una volta a stare lontani ma dopo un anno siamo tornati insieme, più forti di prima. Stavolta però è diverso perché c'è più impegno e più problemi di salute da parte di entrambi: miei e delle mie tasche, di nuovo.
A volte, quando un rapporto finisce, si ha l'esigenza di buttarsi subito tra le braccia di qualcun'altro. Spesso questo 'altro' ha caratteristiche simili al primo amore e questo di certo non aiuta a liberarci dalla nostra perdita. Non si è mai completamente liberi se si cerca in qualcun' altro ciò che abbiamo perso. Non ci libereremo mai della sua presenza, della sua influenza su di noi.
 Proprio per questo motivo ho detto no alla sigaretta elettronica.

Non è che sia contro questo oggetto per principio, sebbene devo ammettere che quando questo diventa la moda del momento oltre alle strategie economiche non riesco a vedere. Problema mio.
In realtà credo sia un ottimo palliativo per chi ha deciso di chiudere col fumo, perlomeno si evita di introdurre nel corpo catrame e condensati vari. Alla fine introduci solo vapore acqueo e/o nicotina. Ho visto molti fumatori "storici" con questa nuova realtà tra le dita ed è sicuramente cosa buona e giusta.
Ma per quanto riguarda i miei problemi col fumo non ci siamo.
Non elimino il costo, punto primo. Non solo costa comprarla, la sigaretta, ma poi bisogna anche ricaricarla di nicotina. I boccettini di nicotina pare non abbiano un costo elevato anche se poi "dipende da quanto ciucci" (cit. un mio amico).  Ma il motivo principale per cui il ciuccio elettronico non mi ha avuto tra le sue schiere di sostenitori è che non elimina il problema principale del fumatore: la dipendenza. Non quella da nicotina giacché "In genere l'organismo impiega 3 settimane per disintossicarsi completamente dalla nicotina" ( fonte:Wikipedia) ma quella psicologica che poi è all'origine di tutto il problema. I primi giorni dopo aver smesso continuavo a cercare qualcosa da tenere tra le dita e spesso mi ritrovavo con uno stuzzicadenti in bocca senza ricordarmi di avercelo messo! Era proprio di questo che mi volevo liberare: del dover dipendere da un oggetto. Spesso da fumatrice se alle undici di sera rimanevo senza sigarette e non avevo moneta per la macchinetta mi ritrovavo a rovistare in borse che non usavo da anni, cappotti invernali e ciotoline sparse per casa pur di trovare i 20 cents mancanti o quello che era. Ebbene, se rimanessi di sera senza boccettino per il ciuccio non sarebbe la stessa cosa?
Quello che mi fa stare bene ora, dopo due mesi, è proprio questo: essere libera mentalmente. Per il discorso fisico c'è ancora da lavorare visto che i miei bronchi stanno ancora cercando di espellere anni di catrame e ho una tale tosse che sto pensando di fare il provino come primo trombone nella London Symphony orchestra. Ma è tutto regolare. Come la mente anche il corpo sta cercando di liberarsi di quel fardello.
Non è facile. Non è tutto rose e fiori. Sputi l'anima e stai da cani. Però che bello la sera: sapere che il tabaccaio è chiuso, non hai una moneta neanche nel giacchino di jeans di tre anni fa e non te ne può fregare di meno.


Pace & disintossicazione

Stay tuned




12 gen 2013

Le Cronache di Geppy: il gatto, l'ammiraglio e la sigaretta elettronica #2

-L'AMMIRAGLIO-

Non c'entra la battaglia di Trafalgar, né tantomeno la cronaca di questi giorni che ha riportato alla ribalta capitani, tenenti, vascelli, fregate e fregature.
Di questo ammiraglio non c'è traccia né nei libri di storia né nei quotidiani perché è frutto dell'estro del creatore di una delle serie televisive più belle che io abbia visto da molto tempo a questa parte. Sto parlando dell'ammiraglio del Galactica, l'ammiraglio William Adama.
Eh, che pensavate? Qui si parla di questo: personaggi inventati o inventori di personaggi. Inventori di fantasie, melodie e di qualsiasi cosa una mente interessante riesca a produrre. Ok, anche di cavolate a volte. Forse più di una volta, è vero. Tutto il resto però lo lascio a chi se ne intende e ha voglia di prendersi sul serio. Io passo. Passo e chiudo.
Battlestar Galactica, questo è il nome della serie, se si amano le serie tv, la fantascienza e il drama, quello fatto bene, è imperdibile. Mi riferisco in realtà al più famoso dei vari remake ed anche il più recente: quello andato in onda dal 2004 al 2009 e creato da Ronald D. Moore che già aveva lavorato come sceneggiatore a varie serie di Star Trek ( The next generation, Deep Space Nine e Voyager). Seppure tratta alcuni dei temi classici della fantascienza, la macchina che si ribella al suo creatore e che al tempo stesso gli vuole assomigliare, l'originalità e la forza di questa serie sta tutta nei personaggi.  Questo ha permesso a gente come me, che mastica poco il fantascientifico, di avvicinarsi a questa serie e rimanerne attratto. La quantità e la qualità dei temi trattati può avvicinare qualsiasi tipo di pubblico e probabilmente questo è stato il segreto del suo successo: religione, mitologia, rapporto tra potere politico e militare, pregiudizio razziale, sono solo alcuni esempi. Abbondano poi le citazioni e le simbologie, il tema dell'esodo su tutti. Ma non sono mai scontati. Non c'è buonismo, al massimo qualche strizzatina d'occhio.
Dicevo che il punto di forza sono i personaggi. Questi non solo sono ben caratterizzati ma sono anche ottimamente recitati.
E l'ammiraglio appunto, che all'inizio della serie è semplicemente un comandante che si appresta ad andare in pensione, è uno dei migliori. Il mio preferito in assoluto. Di lui ci viene mostrato, come accade per quasi tutti i personaggi, il meglio e il peggio. Quello che più di tutti deve prendere delle decisioni importanti, decisioni che spesso possono compromettere la sopravvivenza del gruppo, decisioni che possono essere sbagliate. Ma Adama quando sbaglia sa anche tornare sui suoi passi e chiedere scusa, mettendo da parte le etichette militari in favore di scelte più umane ma mai la sua autorevolezza. Adama deve moltissimo a Edward James Olmos, il tenente Castillo di Miami Vice o, se preferite, Gaff di Blade Runner. Olmos è un attore molto carismatico ed è riuscito a strappare una lacrima anche a una non-telepiagnona come me.  Non dirò perché e non metterò nessuna sinossi, trama o riassunto di Battlestar. Non perchè mi pesano le mani, basterebbe un copia e incolla e una punta di nonchalance, semplicemente perchè va vista. Ti ho dato, ipotetico passante, tutti gli strumenti che avevo io prima di iniziare a guardarla, quelle poche cose che hanno stimolato la mia curiosità e qualche spinta in più.
Si, ci sono battaglie spaziali.
Si, è pieno di gnocca.



 Pace & So say we all

Segue...
Stay tuned

9 gen 2013

Le Cronache di Geppy: il gatto, l'ammiraglio e la sigaretta elettronica #1


Aggiornare il blog a cadenza semestrale. Yes you can.



"Poi però non ti lamentare del fatto che hai mille mila cose per la testa e non sai in che modo metterle in ordine. Fai così: scegline tre. Scegli tre cose, persone o animali che ti occupano dei macrospazi cerebrali in questo momento e butta giù qualcosa".

" Ma posso fare tipo: una cosa, una persona e un animale?"

" VaBBè, mò mica devi prendere la cosa proprio alla lettera..."

" Ma la persona deve essere reale o può essere immaginaria? Cioè, un personaggio inventato vale?"

" Si, 10 punti! E se hai il settebello e la primiera hai vinto la partita...Oh! Insomma mettiti a scrivere e basta! Sempre a farti tutti 'sti problemi. Tanto anche quelle pochissime anime pie che ti leggevano ormai penseranno che sei morta, e così, qualsiasi fetecchia tu scriva, tu te la scrivi e tu te la leggi.

"Ah...."

"Amen"

Scusate, stavo parlando con la me più razionale.
Dunque, dicevamo...




-IL GATTO-

In questi ultimi mesi è un dato di fatto che io sia diventata più rompiscatole del solito. Dove rompiscatole sta per esauritapazzascleroticasempreincazzatainbilicotralacrimafacileerisata satanicachiamate uno psicologo, òi nè! Il bravo fidanzato, che seppure è bravo dopo un po' anche ai santi, dai e dai, gli girano un attimino, ha pensato bene di allargare la famiglia e far sì che le mie energie negative si trasformassero in una travolgente cascata di mielosa pucciosità. Perché il suddetto santo conosce bene il suo pollo. Sa bene quanto da tempo immemore desiderassi avere nella mia vita una palla di pelo felina.
Il problema era sempre lo stesso. Col lavoro che facevo ero via quasi tutto il giorno e a malapena riuscivo a prendermi cura di me stessa e del sempre suddetto santo, figuriamoci di un altro essere vivente. Ma ora il problema non sussiste più. Sono a casa sei giorni su sette e tra non molto sarò a casa sette giorni su sette: d-i-s-o-c-c-u-p-a-t-a, again and again. Che poi è anche la causa del mio essere esaurita-pazza-sclerotica- eccetera eccetera- vedi sopra- òi nè. Quindi, in breve, è da circa due mesi che Freddie è venuto a stare da noi, impedendomi di dare testate al muro e di vivere attaccata al computer innaffiando orti virtuali di cui non mangerò mai i frutti. E impedendomi soprattutto di sfracanare i marones al sempre caro suddetto santo che se non l'ha fatto per amore l'ha fatto sicuramente per autodifesa. Certo è che colui il quale diceva sempre "non è che non amo i gatti ma sono più un tipo da cani", citando inconsapevolmente Greg Fotter alias Ben Stiller in "Ti presento i miei", si fa i suoi bei pisolini divaneschi con Freddino sulla panza e si coccolano e giocano che è una bellezza. Io, per entrambi, sono "la signora che si occupa del cibo e che pulisce dove sporchiamo, specialmente dove facciamo la pipì e la pupù".
Palla di pelo si è inserito perfettamente nell'ambiente familiare e ha deciso subito da che parte stare: la sua.  Dopo la prima settimana, quando ha capito che non sarebbe stato abbandonato una seconda volta e che i ninja che si aggiravano per casa non gli volevano fare del male ma camminavano in slow motion perchè altrimenti lui scappava sotto il divano, ha iniziato ad esplorare l'ambiente ed ha subito messo in chiaro alcune cose:
1)  Cari umani, la sedia con le ruote con la quale passate del tempo inutile davanti a quel coso con i tasti da oggi non è più la vostra. Qui ci dormo, ci gioco e se mi gira mi ci rifaccio anche le unghie.
2) Quel coso inutile davanti al quale passate il vostro tempo lo devo vedere prima io, io davanti e voi dietro, se vi conviene. Per ogni tasto che schiacciate su quell'affare io ne schiaccio 3 con una zampa sola  mfghdk! Capito?/&/)?= Zitti e muti!
3) Qualsiasi cosa voi mangiate io la voglio a prescindere. Anche se ho la panza piena sarò lì a fissarvi e a leccarmi i baffi finché non me ne date un po'. Anche se è cioccolata, e io quella non la mangio, sarò li a fissarvi fino alla morte. Inutile poi che vi circondiate di mandarini, clementine, arance e pompelmi che solo a guardarli mi si chiudono gli occhi. Io vi vedo anche con gli occhi chiusi. Sappiatelo!
4) Se vi becco che pulite il mio sacro gabinetto sappiate che devo venire a controllare se pulite bene. Mi metterò sempre tra voi e quell'affare col quale tirate via e distruggete i miei capolavori. Appena finirete ne rifarò uno nuovo e vi butterò tutta la sabbietta sul tappeto che avete appena pulito perché io sono figo e voi no.
5)Già che ci siete venite qua e fatemi qualche carezza che mi sta venendo sonno e un po' di coccole ci stanno bene...prrrr...prrrr.

Non ho messo l'immagine del gatto di Shreck perchè fa tenerezza ma proprio perchè Freddino, piccolo di 4 mesi, ci somiglia: razza europea, mantello tigrato, emme sulla fronte e occhi tenerissimi. Si. E' stato amore a primo graffio.

Segue...

Stay tuned