Informazioni personali

Una mente nostalgica che butta sempre un occhio al passato e l'altro pure! Affetta da Anglofilia acuta, divoro compulsivamente serie tv, musica anni '90 e la mia wishlist libresca copre esattamente la distanza da Thornfield Hall a Magrathea.

5 gen 2017

Parole, immagini e suoni. Il mio 2016 #1-PAROLE

Anno nuovo, tempo di bilanci.
 L'idea è quella di sfornare una serie di posts su letture, film/serie tv e musica che mi hanno accompagnato durante il 2016.
Scoperte, riscoperte ma anche delusioni libresche, filmiche e musicali sono l'unico bagaglio che vale la pena portarsi dietro nell'anno a venire.
 Tutto il resto del 2016 lo butto nello sciacquone e tiro la catenella!

Inizio dai libri perché questo per me è stato l'anno del ritorno alla lettura.
 Non perché avessi smesso del tutto -non ci riuscirei mai!- ma ho ripreso a farlo coi vecchi ritmi.
E, devo dire, anche con un piglio diverso e con rinnovato entusiasmo.

 Per questo devo dire grazie ad una cara amica. Grazie a lei ho scoperto l'esistenza dei booktubers,  amanti della lettura che su Youtube parlano di libri, fanno recensioni, dispensano consigli e tante altre belle cose inerenti il mondo della letteratura in generale.
 Lei stessa ha un canale ed anche un suo blog. Così, grazie a lei e ai suoi colleghi booktubers, ho scoperto termini come TBR, book haul e via discorrendo. Mi si è aperto un mondo e pian piano sono tornata nel binario dal quale il mio treno era deragliato, fino a spingermi a riesumare questo blog dai meandri del web. Vediamo che succede.

Tornando alle mie letture devo dire che nonostante nel primo semestre dell'anno avessi meno tempo, è stato proprio quello il periodo più produttivo.
 A inizio anno tra i buoni propositi mi ero "imposta" di leggere almeno un libro al mese. Il mio 'reading journal' dice che ho letto 31 romanzi e 3 racconti. Non male!
Di questi solo 3 sono scritti da autori italiani e solo 3 sono ebook. Questa osservazione mi ha portato a stilare un'altra lista di buoni propositi letterari per il 2017.
Ma prima di approfondire meglio questo aspetto e definirne i dettagli, vorrei scrivere due parole su quello che queste letture mi hanno lasciato.

Ero tentata di fare una sorta di classifica dei top e dei flop, ma fortunatamente di flop veri e propri non me ne sono capitati. Solo qualche "meh".
 Ci sono stati dei libri che ho amato meno, altri che mi hanno fatto arrabbiare per il potenziale sfruttato male, ma vere e proprie ciofeche no. Deo gratias!
Farò così una piccola classifica dei libri che più ho amato ma in ordine sparso.
 Sono comunque tutti titoli che vorrei rileggere. Infatti la prima domanda che mi pongo di solito dopo aver letto un libro è:   " Lo rileggerei?"
 Se la riposta è affermativa allora vuol dire che è scoccata la scintilla!



1) Come la madonna arrivò sulla luna 



Titolo: Come la madonna arrivò sulla luna
Autore: Rolf Bauerdick
Editore: Feltrinelli
Pagine: 480
 
    In assoluto il mio libro preferito del 2016. Impossibile riassumere in due righe la bellezza di questo libro. Una bellezza che non è prorompente in realtà, poiché questo è uno di quei romanzi che va assaporato un boccone alla volta. Vietato strafogarsi!
 Ambientato in un piccolo borgo tra i Carpazi, il narratore Pavel Botev, nipote dell'oste del paese, ci accompagna lungo tutti i decenni della guerra fredda, dal lancio dello Sputnik con a bordo la cagnetta Laika sino alla deposizione del conducặtor Ceaucescu. Non viene mai detto chiaramente ma è palese che sotto il nome di 'Transmontania' si celi la Romania.
 Pur essendo raccontato da una sola voce, il punto di forza di questo romanzo è il suo essere un'opera corale. Una galleria di personaggi diversissimi tra loro popola infatti queste pagine. Tra questi spicca Dimitru, il 'nero'.  I suoi discorsi tragicomici, i suoi neologismi, le sue imprese quasi picaresche (e qui c'entra il titolo) ce lo fanno amare  dalla sua prima apparizione. Mi ha ricordato molto, non solo per il suo ruolo di comprimario, quel Fermin Romero de Torres, personaggio di spicco de "L'ombra del vento" di Zafon.

 Bauerdick, l'autore, oltre ad essere scrittore è giornalista e fotografo. Premiato più volte per i suoi reportage che lo hanno portato a viaggiare in molti Paesi, ha vissuto da vicino la realtà di molte minoranze etniche come i Rom, comunità della quale Dimitri fa parte. La profonda conoscenza delle dinamiche che intercorrono tra popolazioni diverse che si trovano a vivere fianco a fianco si sente ed ha fatto sì che i personaggi del suo romanzo risultino veri, vivi, palpabili. E grazie a ciò la ricostruzione storica ha un peso diverso perché non è solo un semplice sfondo dove si svolgono le vicende ma si intreccia al vissuto delle persone comuni dandoci l'idea di come dev'essere assistere a grandi eventi storici da una piccola osteria di un paesino sperduto tra le montagne.
 Non aggiungo altro, per il momento. Non mi sogno neanche di spiegare a cosa si riferisce il titolo. Bisogna scoprirlo da soli. Ne vale davvero la pena.


2) Chaos walking, la trilogia


Titolo: 1- Chaos, la fuga; 2- Chaos, il nemico;3- Chaos, la guerra
Autore: Patrick Ness
Editore: Mondadori
Pagine: 1200

Ness sta spopolando con il suo "Sette minuti dopo la mezzanotte", trasposto nel frattempo anche sul grande schermo. Un libro per ragazzi che ho apprezzato ma che non mi ha fatto gridare al capolavoro, diciamocelo.
Questa trilogia young adult di contro non ha, a mio avviso, riscosso il successo che meritava, perlomeno in Italia.
 E questo è un peccato.
 Perchè se Ness è stato per me l'autore dell'anno è proprio grazie a questa meravigliosa opera in tre volumi.
Il lancio di un franchise avrebbe potuto farne la sua fortuna o avrebbe allo stesso modo potuto distruggerla. Perché questa trilogia si discosta molto dagli YA a cui ci hanno abituato negli ultimi anni. È un'opera delicata, che affronta temi delicati e parte da premesse inconsuete. È stata erroneamente definita un'opera distopica ma non lo è. Il genere al quale si avvicina di più è sicuramente la fantascienza.
Accanto alle tematiche affrontate in opere analoghe ve ne sono altre in genere poco esplorate. Il fanatismo religioso, il controllo delle masse, la sete di potere, la redenzione, ma anche il rapporto uomo/natura e uomo/animale tra gli altri.

Nel primo libro incontriamo Todd il nostro protagonista. Egli è l'unico ragazzo che vive a Prentisstown, cittadina popolata da soli maschi adulti. Non ci è dato sapere su che pianeta ci troviamo, sappiamo solo che i coloni che vi si sono stanziati, la comunità di cui Todd fa parte, sono stati infettati da quello che loro chiamano il germe del Rumore. Tutti cioè possono sentire i pensieri di tutti. Ogni essere vivente sente di continuo questo interminabile brusio originato dai  propri pensieri e da quelli degli altri.  La nostra storia inizia con Todd che sta per compiere 12 anni e quindi, secondo le regole dei coloni, sta per diventare uomo. Nel Rumore il ragazzo però è riuscito a carpire qualcosa. Non sa bene cosa ma di sicuro è qualcosa di terrificante. L'unico amico con cui passa il suo tempo è il suo cane Munchee. Durante una delle loro passeggiate nei dintorni della cittadina, che è l'unica su tutto il pianeta, secondo gli adulti, Todd si imbatte in una specie di "buco" nel Rumore, una zona di silenzio. Da qui cominceranno le sue avventure e i segreti che gli sono stati tenuti nascosti, a poco a poco verranno svelati.
 Peculiare é la tecnica narrativa utilizzata che si serve di strumenti visivi per spiegarci come dev'essere vivere tra il Rumore. Ogni voce narrante ha il suo particolare registro e addirittura il suo personale font. In questo modo sappiamo sempre chi sta parlando. Il Rumore, come dicevo, viene reso "visibile" grazie all'uso di caratteri di varie misure in grassetto, sovrapposti e scombinati proprio come sono i pensieri.


 

 Addirittura troviamo pagine intere piene di Rumore e possiamo per un attimo immergerci nella realtà di Todd. Un'esperienza totalizzante quest'opera che, a mio parere, la pone un gradino più in alto dei vari 'Divergent', 'Hunger games' e compagnia bella.
Pur essendo una trilogia rivolta a giovani adulti, la consiglio a tutti, soprattutto a chi ancora non si è approcciato a Ness.


3)Alta fedeltà



Titolo: Alta fedeltà
Autore: Nick Hornby
Editore: Guanda
Pagine: 253

Da tanti anni desideravo leggere qualcosa di questo autore e finalmente ce l'ho fatta.
Ho scelto questo titolo perché sapevo trattasse di musica e non potevo fare scelta migliore.
Questo romanzo mi è piaciuto tantissimo, soprattutto per  lo stile di scrittura, sarcastico ma profondo. In più 'Alta fedeltà' è ambientato a Londra, città che amo all'inverosimile. Se poi ci aggiungiamo che siamo negli anni '90 l'effetto nostalgia rende il tutto più efficace.

Il protagonista, Rob Fleming, è appena stato lasciato dalla sua ragazza. È insoddisfatto della propria vita e del suo lavoro. Vorrebbe quella stabilità e quell'equilibrio che solo la musica riesce a dargli. Ma Rob non fa nulla per cambiare la situazione. È in fondo un immaturo ma non uno sprovveduto. Ce ne rendiamo conto dai suoi discorsi che sono molto profondi e ci danno l'idea di un uomo che a forza di vivere nel passato vede scorrergli davanti il presente ma non riesce ad afferrarlo.  Da ex deejay poi non può fare a meno di stilare delle classifiche, delle hit parades, su ogni cosa che gli capita nella vita. E ripercorrendola troverà, infine, la sua strada.
 Il punto forte del libro è proprio Rob, che è un po' il ritratto di una generazione. Mi ha ricordato per certi versi quegli over 30, senza arte nè parte, che negli anni '90 venivano meravigliosamente descritti dal mio amato Jarvis Cocker nelle canzoni dei Pulp. Suggestioni, nient'altro. D'altronde protagonista del libro è la musica. L'associazione è venuta così, "all'intrasatta", come direbbero a Napoli.
 Molti altri artisti musicali vengono citati nel libro. Scoprirli o riscoprirli rende l'esperienza di lettura ancora più completa.  Mi è venuta voglia di rileggerlo!

4)Il buio oltre la siepe- Harper Lee



Titolo: Il buio oltre la siepe
Autore: Harper Lee
Editore:Feltrinelli
Pagine:304

Ebbene si. Non avevo mai letto questo romanzo che pure mi ero ripromessa di leggere tante volte. La dipartita dell'autrice mi ha fatto sentire un po' in colpa per questa mia mancanza e quindi sono corsa ai ripari. E menomale, direi.
Uno dei libri che nell'anno appena trascorso mi ha tenuto incollata alle sue pagine. In passato mi era capitato più volte di vedere il film con Gregory Peck nella parte di Atticus Finch, avvocato vedovo che vive con i suoi figli e la domestica a Maycomb, città immaginaria dell'Alabama. Immaginavo che il fulcro della narrazione ruotasse attorno al processo di Tom Robinson, il bracciante di colore accusato di violenza sessuale che Atticus, nonostante l'ostilità di tutti, decide di difendere.
In realtà più di metà del romanzo la trascorriamo con Scout e Jem, i figli di Atticus e il loro amico Dill.
Siamo assorbiti dalle loro avventure e dai loro cambiamenti, giacché i fatti narrati coprono un lasso di tempo di tre anni. Ma proprio quando ci sovviene che non stiamo leggendo un libro di Mark Twain, il processo ha inizio.  Harper Lee affronta ed esplora questioni razziali e sociali del profondo sud dell'America degli anni '30 ponendo al centro questo meraviglioso personaggio che è Atticus, capace di ergersi a favore dei deboli in un ambiente intriso di pregiudizio e ipocrisia. Ho amato soprattutto il fatto che la sua immagine ci venga restituita dalla figlia, io narrante, ormai adulta ma che racconta gli eventi con gli occhi della bambina che era allora.  Oltre ad affrontare temi spinosi come il razzismo, l'emarginazione e le difficoltà sociali, purtroppo ancora attualissimi, "Il buio oltre la siepe" è anche un eccezionale esempio di romanzo di formazione. E in quanto a "coming of age" pare che non ne avessi abbastanza...



5) Il corpo (Stand by me) - Stephen King




Titolo: Stagioni diverse
Autore: Stephen King
Editore: Sperling
Pagine: 588

"Chi è LO Re?" Chiedeva al suo popolo Abatantuono nei panni di Attila flagello di Dio.
Ebbene 'Lo Re' per me sarà sempre lui: il solo, unico e inimitabile Stephen King.
Lo scrittore del mio personale "coming of age". Il primo autore che ho scelto io di leggere.
Colui il quale riesce a rendermi lieve anche una forma narrativa che non prediligo: il racconto.
Eppure questa è una delle più belle cose che io abbia mai letto.
Anche qui ci troviamo di fronte ad una storia di crescita.
 E anche se questo King non è quello a cui il grande pubblico è abituato, giacché non parliamo qui di horror in senso stretto, questa piccola perla è unica. Ed io amo King quando non è King. Mi spiego?
Le vicende sono probabilmente note grazie alla trasposizione cinematografica del 1986 con il compianto River Phoenix nei panni di Chris Chambers, uno dei quattro ragazzi protagonisti di questa avventura che si svolge alla fine dell'estate del 1960.
La vicenda inizia con la scoperta da parte di Vern, uno dei nostri, del corpo di Ray Brower, un loro coetaneo scomparso e mai tornato. Vern ne è venuto a conoscenza origliando una conversazione tra suo fratello maggiore e i suoi amici.
 I quattro ragazzi decidono così, di andare, di nascosto dagli adulti, a vedere il corpo.
 La voce narrante è quella di Gordon Lachance, ormai adulto, che racconta l'esperienza ricca di avventura vissuta coi suoi amici. Quattro ragazzini molto soli in realtà, ma che non hanno per niente voglia di ammetterlo.
Emerge in particolare il bellissimo rapporto di amicizia tra Gordon e Chris. Un'amicizia che non è destinata a durare e che ci porta a riflettere sul fatto che ognuno di noi, in un determinato momento della sua fanciullezza, ha avuto accanto quella persona, anche se la vita ci ha poi allontanato da essa. Ma in quel momento era l'unica persona che volevamo al nostro fianco e che ci capiva, il nostro migliore amico.
Tante profonde riflessioni, sulla giovinezza, sull'amicizia, sulle proprie paure, possiamo trarre da questo racconto e possiamo riconoscere King nel Gordon adulto, ormai scrittore affermato, provare la stressa nostalgia dei giorni della sua verde etade.
" Il corpo" fa parte della raccolta di racconti "Stagioni diverse". Questo è il racconto dell'autunno. Ho deciso di leggerne uno per ogni stagione. E' arrivato l'inverno, per cui è ora di leggere il prossimo.


Ed è anche ora di terminare questo post che è venuto più lungo di quanto mi aspettassi.
Rimanderò le impressioni riguardo ai titoli che non mi hanno convinto ad un altro post.
Per ora


Pace,thé & un buon libro
Stay tuned




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