Informazioni personali

Una mente nostalgica che butta sempre un occhio al passato e l'altro pure! Affetta da Anglofilia acuta, divoro compulsivamente serie tv, musica anni '90 e la mia wishlist libresca copre esattamente la distanza da Thornfield Hall a Magrathea.

1 ott 2011

Dilemma mens-olare

Qualche giorno fa, in preda ad uno dei miei sporadici raptus casalinghi, mi sono ritrovata a compiere un gesto che ritenevo ormai inconsueto. Una vecchia abitudine che pensavo di aver rimosso con la fine del mio ciclo adolescenziale. Tutti abbiamo delle piccole manie, rituali che si perpetuano a volte senza un motivo preciso, o che spesso sono dettati dalla superstizione. Che so...riporre un determinato oggetto sempre nello stesso posto, toccare ferro per scongiurare un pericolo, insomma cose di questo tipo.
Mia nonna, ad esempio, che era molto superstiziosa, avrebbe potuto tranciarmi un braccio se solo avessi osato appoggiare il mio berretto invernale sul suo letto quando andavo a trovarla per Natale "che porta male!" -mi diceva.
Il cappello sul letto nella tradizione popolare da cui proveniva era sinonimo di viaggio nell'aldilà. Come biasimarla?  Il fatto è che la mia piccola "ossessione" non rientra in nessuna delle categorie sopracitate e temo che se la raccontassi a qualcuno mi farebbero internare all'istante!
Ma lo sfogatoio serve proprio a questo. No?  Tornando quindi all'altro giorno, cosa è successo mentre la desperate housewife spolverava la mensola dei cd? E' successo che ho provato di nuovo quel senso di malessere adolescenziale che non mi permetteva mai, mai e poi mai di mettere vicini due cd di Michael Jackson e Jarvis Cocker...
Per le camicie di forza da questa parte, grazie.   Eh si lo so, sto grave e lo psicologo deve essere pure uno bravo ma questa cosa ha un motivo d'essere,c'è un precedente storico: un fatto che aveva colpito il mio cervello in pubertà. Andiamo con ordine:

1996  EARLS COURT, LONDRA
Ci sono i Brit Awards, una specie di Oscar della musica che ricevono i cantanti più bravi e più fighi dell'anno.
Quell'anno Michael Jackson vince il premio "Artista di una generazione" e si esibisce in una delle sue migliori, a mio parere, interpretazioni di "Earth song". Alla serata è presente anche Jarvis Cocker, allora leader dei Pulp che, apparentemente senza motivo, durante la performance di Michael, beffa la security, sale sul palco e, rullo di tamburi, MIMA UN PETO!
 Lo fa rivolgendo il suo lato b al pubblico ma non ci vuole un indovino a capire che ce l'ha con Mike.
Manco il tempo di realizzare cosa sta succedendo che il nostro "petomane" viene portato via dalla security. I beninformati  sono sicuri di aver visto, nel suo camerino, un team di avvocati mandati da Michael ancor prima che Michael si rendesse conto dell'accaduto. Vabbè, questa è un'altra storia....Ma cosa ha spinto il leader dei Pulp a commettere una simile ca**...ehm... corbelleria?
In una successiva intervista dichiarò che, secondo lui, Michael con quell'esibizione dimostrava di considerare  se stesso come Cristo sceso in terra e che quindi d'impeto gli era venuto di salire sul palco in segno di protesta.  Dice questo premettendo che lui però è ateo.  Ora, Jarvis, ammetto che ci vuole fegato a salire sullo stesso palco del Re del Pop senza essere formalmente invitato dallo stesso e per di più con intenzioni non proprio pacifiche, ma se non sei un credente, che cacchio te ne frega se pure Michael si fosse messo a moltiplicare i pani e i pesci o a camminare sul Tamigi? E tu Michael, sapendo già come i media t'avrebbero preso a randellate e ci avrebbero mangiato per un anno intero come al solito, non avresti potuto prevedere che presentarti sul palco di biancovestito,  profuso di luce divina,  avrebbe potuto scatenare nella mente di qualcuno il fuorviante pensiero che volevi, in quel momento, sostituirti a Nostro Signore? Suvvia, pure tu a volte te le vai a cercare!

Adesso come allora non riesco a prendere una posizione: ecco quindi da dove nasce il mio "trauma".
Il fatto è che io li adoro entrambi e ognuno di loro, in modo diverso, ha segnato la mia adolescenza.
Negli anni poi li ho amati sempre di più : Jarvis rappresenta un pò il mio ideale di artista musicale: uno che ti dice le cose come stanno senza girarci troppo attorno.  Le sue canzoni , spesso popolate da personaggi tragicomici, sono schiette. La società in cui viviamo è ingiusta? Fa cagare? Lui te lo dice. Non indora la pillola ma rincara la dose. "Oh we were brought up on the Space-Race, now they expect you to clean toilets"; Essere squattrinato e non avere un futuro è una merda? Lui non ti racconta la solita storiella del poverello che però è ricco dentro e bla bla bla...No! Lui ti dice che fa schifo e che chi i soldi e il futuro certo ce l'ha di te non gliene frega 'na cippa (Qui ci metterei il testo integrale di Common people, il manifesto dei poveracci squattrinati che  dance and drink and screw because  there's nothing else to do...). Poi i 100.000 punti li ha guadagnati quando, a sorpresa, me lo sono ritrovato in Harry Potter e il calice di fuoco. Senza lui e i weird sisters ballo del Ceppo 'sta cippa! Invece Michael è più positivo, almeno a primo impatto : lui crede che l'uomo fondamentalmente sia buono. Ecco spiegato il perché delle legnate, per non dire altro, che si è beccato a ogni piè sospinto. Salvo poi rendersene conto e gridarlo a gran voce " All I wanna say is that they don't really care about us" . Quando chi di dovere ha identificato i destinatari della messaggio di Mike, quel they, ecco che come per incanto la canzone è stata definita antisemita e prontamente censurata e da lì in poi chi più ne ha più ne metta : e Michael si sbianca (mai citata la vitiligine di cui soffriva sin da ragazzo) e Michael abusa di farmaci (mai menzionata la grave ustione di cui era rimasto vittima durante uno spot per la Pepsi) e Michael è un pedofilo (mai citate le centinaia di aiuti economici e non a orfanotrofi, ospedali,famiglie con bimbi in difficoltà e il perché del suo amore per i bimbi che niente c'entra con quell'amore malato di cui l'hanno macchiato ai nostri occhi poveri fessi che siamo che ci facciamo abbindolare eccetera eccetera). Ci do un taglio, 'che mo' mi sono infervorata e perdo il filo. Il fatto è che  ho sempre sostenuto e continuerò a farlo che l'immagine che il mondo ha di lui non si avvicina neanche lontanamente alla realtà. Credo che i media non si facciano problemi a crocifiggerlo e in quel caso il paragone col Messia non solletica neanche per sbaglio le loro menti. Qui però dovrei aprire un capitolo a parte e non è detto che prima o poi non lo faccia ma ora...torniamo alla mensola!    Ecco, analizzando i fatti mi rendo conto che tenere a debita distanza "Dangerous" da "Different Class" o "Invincible" da "His 'n hers" sia solo un mio ennesimo tentativo di NON fare una scelta perché poi... chi ha detto che debba farla?  Perché deve essere sempre o bianco o nero? Perché una cosa deve sempre escludere l'altra? Perché se mi piace la musica di Michael non può piacermi pure quella dei Pulp? Perché se mi piace come la pensa Jarvis non può pure attrarmi il pensiero di Michael? Perché non si potevano vedere? Fatti loro! Insomma, io li tengo lontani e intanto me li godo entrambi  tiè!

DRIIIN!! DRIIIN!!!  Ah, hanno suonato, dev'essere lo psicologo.

Psicologo: "Salve! La mia segretaria le ha riferito che la mia parcella raddoppia in caso di visita a domicilio??"

Io : Ehm...si.

Psicologo : " Bene bene. E' lei quindi ad accusare problemi di natura MENSolare?"

Io: Ehm...si.

Psicologo:" Quindi lei ha difficoltà ad accettare che su un ripiano ligneo o metallico possano coesistere realtà Jacksoniane o Cockeriane allo stesso tempo? Dica dica.

Io: Ehm...no! Tutto il contrario dottore!

Psicologo: Accidenti, come temevo. E dica, per caso, il non allontanamento dei soggetti le ha causato allucinazioni?   Per inciso, ha avuto la sensazione di vedere il Cocker, cioè il soggetto cantante intendo, mostrarle il suo fondoschiena nell'atto dello spolvero?

Io: No.  Beh...in tutta onestà dottore, se mi consente, preferirei che questo mi accadesse quando passo la pezza al dvd de "Il ritorno del Re". Sa, credo che la visione del posteriore  di Figo...ehm Viggo Mortensen non potrebbe che giovarmi. Lei non crede?

Psicologo: . Assolutamente. Ma vede il suo problema è che lei non riesce a fare delle scelte, a prendere una posizione...mumble mumble...Di sicuro avrà altri sintomi. Dica dica...

Io:  Seguire il ciclismo e amarlo come sport senza saper andare in bici vale?

Psicologo: Perbacco! Ma lei è vittima dei suoi paradossi! Lei è un paradosso fatto a persona! Vada avanti prego. Qui la cosa si fa seria.

Io: Impugnare il coltello con la sinistra pur non essendo mancina?

Psicologo: Acciderbolina! Dica dica...

Io: Considerare il film "Paura d'amare" con Al Pacino e Michelle Pfeiffer uno dei più bei film della storia del cinema pur disprezzando fino alla nausea il genere commedia/ tragedia romantica?

Psicologo: Ah ma allora lei si crogiola nella sua indecisione. Tutto ciò è dannoso. Qui urge una cura  drastica per favorire l'amalgamento (?!). Non si può stare con un piede  in due scarpe. Si faccia un esame di coscienza e segua questa cura vedrà che cambiamenti! Consiglio dieci sedute pomeridiane di "Uomini e donne" con annessa scelta di tronista, una dose serale di tg di Emilio Fede, due pomeriggi alla settimana di spesa al centro commerciale, specie di sabato mi raccomando, e tre sedute settimanali di musicoterapia con dischi di Gigi D'alessio e Anna Tatangelo a ore alterne. E' tutto chiaro?

Io: Prrrrrrrrrrr ( Mima un peto e caccia via il dottore)

Psicologo: Si penta...la fine è vicinaaaaaaaaa!!

Si, sto delirando...avrò inalato troppo Vetril!

Cooooomunque allego il  video dei Brit che, pure a chi non interessa, un tutorial su come mimare un peto nella vita può sempre tornare utile. Cià

Pace & pestilenza
Stay tuned

2 commenti:

  1. Ok, first of all LOL, e poi lasciati dire che scrivi proprio bene!

    Sono a digiuno di Pulp, e di Jackson credo di aver acquistato solo Bad, ma la storia è pazzesca e interessante. Sì, questa cosa del Messia ce l’aveva, ma immagino che facesse parte del carico di insicurezze che si portava appresso fin da bambino, e capisco che a qualcuno possa scappare il gesto dissacratore per ridimensionare quella piega esagerata quando si manifesta. Non sono mai stato un fan né un detrattore, diciamo che gli riconoscevo il suo talento per la parte pubblica e non sono mai riuscito a farmi un’opinione definitiva sulla sua vita privata.

    Sulle indecisioni, guarda… a volte è un problema, altre invece è solo segno di una buona elasticità mentale. Avere gusti e interessi molto diversi tra loro, secondo me fa bene. Almeno amplia il tuo orizzonte, e poi finisci col sapere un sacco di cose – a volte inutili, ma va be’ – che però fungono da altrettanti spunti di ragionamento e discussione. Meglio vivere nella sfumatura che sul monocromatico, che alla fine stufa e non vedi l’ora di dare un’altra tinteggiata.

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  2. First of all grazie!! Mò mi fai emozionare... Un complimento tale da Giuda, colui che riesce a renderti simpatico anche un vampiro in Volvo, non è cosa da tutti i giorni! Diciamo che ci provo, anche perchè avendo difficoltà a esprimermi a parole in qualche modo devo compensare no? E poi, e qui converrai con me sicuro, per quelli che al solo sentir pronunciare la parola "fitness" reagiscono allo stesso modo di Regan quando Padre Karrass le spruzzava acqua santa in faccia, cosa c'è di meglio di una sana SEDUTA di sgranchimento delle falangi sulla tastiera per distendere i nervi e rilassarsi? Niente! Convieni?

    Si non è sempre facile convivere con le proprie indecisioni soprattutto quando ci sono da fare delle scelte importanti nella vita. Anche se spesso soffermarsi di più e vagliare le diverse scelte che uno ha a disposizione ti evita mosse troppo azzardate ma...tanti treni sono stati persi così e io ne so qualcosa.
    Per il resto invece ti permette di non esprimere giudizi affrettati su qualcosa o qualcuno e quindi di conoscerle bene prima di poter dire :" Ok! Questa cosa/persona mi fa schifo." E Michael Jackson, che ho tirato in ballo in questo post a proposito, è stata proprio una delle persone che mi ha ancora più convinto di ciò. Fino a qualche anno fa anch'io non capivo bene se ci era o ci faceva poi mi sono imbattuta in un suo libro, varie interviste, video, scoprendo cose che i media preferivano tacere perchè fa più notizia l'ennesimo intervento al naso rispetto all'ennesimo assegno a un orfanotrofio rumeno.
    E così è per tutte le cose. Come si dice " Se le cose non le sai, salle! " E io le vorrei sapere, per quello che mi è possibile.

    Bene, anche tu sai una cosa nuova adesso : Geppiness non ha il dono della sintesi!
    Hihi! Grazie ancora!!! Besos

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