Informazioni personali

Una mente nostalgica che butta sempre un occhio al passato e l'altro pure! Affetta da Anglofilia acuta, divoro compulsivamente serie tv, musica anni '90 e la mia wishlist libresca copre esattamente la distanza da Thornfield Hall a Magrathea.

4 ott 2011

La tv che non va troppo per il " Sottile "

Stasera ho acceso per sbaglio la tv. Credo che mi toglierò il vizio per un altro po'. Non l'avessi mai fatto! Eppure Twitter ci aveva provato ad avvisarmi con l'hashtag #Amanda Knox ma io mi ero lasciata distrarre dalla disputa #Vascomerda  vs  #Nonciclopedia  e così ci sono cascata. Insomma una giornatina piena oggi . Si capisce che avevo la giornata libera? Neanche una Wingardium Leviosa avrebbe smosso le mie ciappett dalla sedia oggi pomeriggio e infatti mi sono ciucciata tutti i commenti su questi due avvenimenti che hanno dominato il mio pomeriggio sul web. Non contenta stasera ho appunto avuto la pessima idea di accendere il televisore e TA-DA'! C'è Chuck Norris!
 E fin qui tutto regolare. Ma all'improvviso  parte una musica inquietante e la voce di Norman Bates mi annuncia che sto per...no, no, un momento. Parte la musica inquietante e Salvo Sottile, la voce del momento, mi annuncia che di lì a poco sarò in diretta con Perugia per assistere al verdetto del processo di Meredith Kercher. Premetto che non ho seguito la vicenda e quindi non mi sento di esprimere un giudizio in merito al fatto che la Knox e Sollecito siano stati assolti, sono però molto dispiaciuta che alla fine quella povera ragazza inglese non abbia ancora avuto giustizia. E sono anche profondamente disgustata dalla piega che hanno preso, da qualche anno a questa parte, le trasmissioni televisive che trattano di cronaca.  Riformulo: gli show televisivi che maltrattano la cronaca. Perché di questo si tratta. Mi si conceda il gioco di parole.
Avevo concesso (aridaje!) il beneficio del dubbio a Quarto grado perchè non l'avevo mai vista, anche se ne avevo intuito il modus operandi .  Non mi sbagliavo infatti.
In principio c'era Vespa, coi suoi plastici e l'inquietante criminologo, poi arrivano i salotti delle varie D'Urso, Venier,  popolati da improbabili opinionisti e dai conoscenti dell'amico del marito della zia della vittima di turno e poi, infine, quel simpaticone di Sottile che stasera ha avuto il cu...ehm... la fortuna di andare in onda proprio negli attimi in cui si decideva il destino di Amanda e Raffaele. Ma mi chiedo: trattasi di fortuna o di qualcos'altro?
Cioè fino a che punto i media si trovano al posto giusto, al momento giusto?
Non voglio pensare che i giudici abbiano aspettato di sentire la stessa musica inquietante che ho sentito io per uscire dai loro uffici e pronunciare la sentenza ma dobbiamo ammettere che da Cogne in poi i processi si sono fatti più in televisione che in tribunale e di sicuro lavorare sapendo di avere i giornalisti che ti alitano sul collo non ti permette di svolgere il tuo lavoro in tutta serenità. O no?
 C'è anche da dire però che la colpa non è tutta loro, dei media cioè, o del nostro "povero" Salvo,  perchè chi compra i giornali, i tabloid nello specifico, e guarda quei salotti televisivi di un certo tipo, siamo noi! Cioè io no veramente. Ma so di cosa sto parlando. Non fosse altro per il fatto che per anni ho dovuto sorbirmi passivamente queste perle televisive. D'altronde la tv in casa era una e la parrucchiera del paese non è che mettesse a disposizione i saggi di Montaigne per ingannare l'attesa del tuo turno.  Comunque, tornando al discorso, se non ci fosse un pubblico che li segue, questi programmi  non avrebbero ragion d'esistere. E questa è la cosa che mi inquieta di più : sembra che si vada alla ricerca del macabro non nelle sale di un cinema o tra le pagine di un libro ma in una villetta di un paese di provincia o in una caserma militare del centro Italia o in un cantiere disperso nelle valli bergamasche. Nelle vite cioè di famiglie che, per sfortuna loro, si sono trovate ad affrontare delle gravi tragedie e che spesso hanno visto l'immagine del loro caro congiunto sulle copertine dei tabloid accanto alle gambe di Belen o alla faccia di Lele Mora.
Abominevole! Ancor più abominevole è il fatto che impariamo i loro nomi, memorizziamo le loro facce e parliamo di loro sui social network, con gli amici, con i colleghi.  Finché lo si fa in un certa misura  va anche bene ma quando è troppo è troppo.
E lo dico con cognizione di causa che siamo arrivati al peggio del peggio. Un mio collega un bel giorno si è sentito rivolgere queste parole da un cliente: " Scusa, posso dirti una cosa? Non ti offendere però, anche perché ancora non hanno detto se è colpevole o no...sai che somigli a Salvatore Parolisi!"  Ma dico, ma stiamo scherzando?? Siamo davvero arrivati a questo punto?? Facciamoci un esame di coscienza e diamoci una bella passata di cilicio sulla schiena perché stiamo veramente messi male.
Lasciamo che siano magistrati e investigatori a occuparsi dei delitti, quelli veri. Per il resto c'è sempre C.S.I!



Pace & discrezione
Stay tuned!

2 commenti:

  1. Mi sono accorto adesso del tuo blog, fa te come sono messo!

    Comunque, parole sante. Il Caso Kercher non l’ho seguito nemmeno io, ma è diventato uno spettacolo tale che anche gli americani han voluto dire la loro accusando i tribunali italiani di approssimazione, incompetenza, repubblica delle banane eccetera. Hanno pure fatto un film ben prima del verdetto – “Amanda Knox: Murder on Trial in Italy”, con Hayden Panettiere (la cheerleader di “Heroes”) – in cui Amanda figura come la vittima innocente di una macchina legale da terzo mondo. L’informazione vera ormai la trovo più in rete che in TV, che tanto è di parte e spettacolarizzata (mi aspetto sempre che il TG parta con la sigla di Benny Hill), con l’unica probabile eccezione di SKY Tg24 o LA7, che però non sono esattamente le più diffuse.

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  2. Ah bè...allora siamo messi ugale: mi sono accorta adesso dei tuoi commenti! Grazie per essere passato di qua e aver avuto il coraggio di leggere ciò che le mie elucubrazioni mentali producono...

    Quella del film non la sapevo (pensa tu...proprio Claire Bennett! ) ma che avessero una scarsa considerazione del nostro sistema giudiziario si intuiva dai titoli dei loro giornali. Sono d'accordissimo con te: i tg non fanno più informazione e anch'io come te reperisco le notizie che mi interessano in rete.
    Qui almeno possiamo scegliere, una possibilità questa che l'informazione televisiva ci ha tolto da un bel pò: o sta minestra o fuori dalla finestra. Ma io prendo residenza sul terrazzo piuttosto!
    Col tuo riferimento a Benny hill adesso non riesco a togliermi dalla mente l'immagine di Fede che dà dei sonori schiaffetti sulla pelata del suo pigmalione...ahahah 'nnaggia a te! Il tutto accompagnato dai soliti titoloni "importanti" alla studio aperto: " Kenny, l'orsetto orfano e pure zoppo è stato adottato da un lama nano.Commozione tra i visitatori dello zoo di vattelapesca".
    Ah poveri noi!

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