Informazioni personali

Una mente nostalgica che butta sempre un occhio al passato e l'altro pure! Affetta da Anglofilia acuta, divoro compulsivamente serie tv, musica anni '90 e la mia wishlist libresca copre esattamente la distanza da Thornfield Hall a Magrathea.

11 giu 2012

LiberaMente: stream of consciousness in una giornata ventosa

"Come stai?" "Nella mia testa, benissimo" mi verrebbe da rispondere quando mi si pone questa domanda.
Anche se spesso me ne esco con un "Bene!" falso come una banconota da due euro. Poi dovrei dare spiegazioni e non sempre si può essere esaurienti.
Ma chi sta davvero bene d'altronde? Chi non ha problemi e vive sereno? Nessuno che io abbia il piacere di conoscere. Chi è libero di fare e agire come vorrebbe o come sarebbe meglio per se stesso e per le persone che ama? C'è sempre un ostacolo, materiale o ideologico tra noi e quella libertà. Non  siamo liberi, non lo siamo mai stati e non lo saremo mai. E lo sappiamo. E brava! Hai fatto la scoperta dell'acqua calda, mi si potrebbe dire. Va bene, ma sarò almeno LIBERA di parlarne? Scusate se mi prendo questa LIBERTA' ma se c'è un posto dove ancora possiamo esserlo interamente, liberi, è nella nostra testa. E io ne voglio approfittare, l'ho sempre fatto e sempre lo farò.
Liberi di sognare, liberi di creare, liberi di mandare a quel paese chi ci sta sulle scatole e ridersela di gusto, liberi di  percorrere chilometri in un battito di ciglia, in questo mondo o in uno che non è mai esistito finché non l'abbiamo pensato o che è stato pensato dalla mente di qualcun'altro. Questo non vuol dire vivere con la testa fra le nuvole o rifugiarsi in un altro posto per non vivere questa, di vita. Non vuol dire nascondersi per sfuggire alla realtà o alle responsabilità. Vuol dire invece trovare un modo, un atteggiamento, per affrontare meglio ciò che ci fa stare peggio. Vuol dire prendere la forza, l'energia, lo spirito giusto per non farsi sopraffare dai dolori, dalle sconfitte, dai rimpianti. Vuol dire sorridere anche quando vorresti piangere, viaggiare quando non puoi permetterti neanche una serata al cinema, sconfiggere il male in tutte le sue forme con la tua arma invisibile, per non permettergli di averla vinta. Mai.
Non mi avrete mai, care magagne mie della vita. Non più. Né ora, né mai.
Vanesio, immaturo, sognatore, debole, aggettivi che spesso vengono rivolti a chi si costruisce quest'armatura per sopravvivere nella giungla dell'esistenza terrena. Non sapete cosa vi perdete, dico io.
Prendersi sul serio non ha mai portato a nulla di buono. Quando cadi fa più male e rimettersi in piedi costa il doppio. Io, per ora, me ne vado fischiettando in qualche luogo che ancora non so e poi domani andrò a lavorare, a fare la fila alle poste, andrò in ospedale , andrò a un funerale, andrò a firmare le carte per il divorzio. Piangerò, darò i pugni a un muro, non avrò un euro nel portafogli fino alla fine del mese, non potrò fare nulla per far star meglio un caro che è malato ma non mi piangerò addosso e non mi rassegnerò perché nella mia testa io sono viva.  La mia bacchetta non sarà fatta di legno di sambuco ma è molto più potente e il bello è che nessuno me la può togliere. Neanche tu che pensi sapere tutto. Neanche tu che pensi di essere potente. Neanche tu che pensi che il riso abbonda sulla bocca degli stolti. Ah ah ah, "una risata vi seppellirà"...e forse anche un drago vi incendierà, un mago vi rimpicciolirà, una strega vi maledirà, un folletto vi inseguirà, un gigante vi....AD LIBITUM

Pace & fantasia
Stay tuned

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